Compliance e sicurezza informatica: il fattore-chiave umano 

Nel contesto digitale odierno la sicurezza informatica ricopre un ruolo di primaria importanza, soprattutto perché le competenze sempre più evolute degli hacker e la possibilità di sfruttare tecnologie estremamente avanzate hanno contribuito a un cospicuo aumento degli attacchi informatici: secondo il Rapporto Clusit 2023 si è registrata una crescita dell’86% negli ultimi cinque anni.  

La causa dei data breach non va soltanto ricercata nelle, purtroppo, tecniche sempre più sofisticate di chi avvia gli attacchi: nel 90% dei casi, infatti, dipendono da errori umani e dalla mancanza di attenzione e consapevolezza da parte degli utenti coinvolti. Per ridurre il rischio di perdere o vedersi violare dati personali e istituzionali occorre diffondere una maggiore cultura della sicurezza informatica. 

Una soluzione potrebbe essere l’implementazione di piattaforme di e-learning e l’istituzione di laboratori interattivi e simulazioni di attacchi phishing, in modo che il personale aziendale possa accrescere la propria conoscenza del rischio e delle modalità di attacco, rafforzando il fattore umano. 

sicurezza informativa
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Organizzare una strategia di sicurezza informatica in azienda 

All’interno di un’azienda non è immediato percepire il pericolo a cui ci si espone quando vengono impiegati dispositivi connessi a una rete. Il personale può non essere consapevole del rapporto causa-effetto delle azioni che vengono compiute e piccoli errori possono generare dei danni significativi da cui può essere difficile riprendersi. 

Gli hacker sfruttano proprio le leggerezze degli utenti per colpire le aziende e i dati che vengono custoditi: basta aprire gli allegati di una e-mail apparentemente innocua per dare inizio a un data breach che potrebbe avere conseguenze molto dannose sulla reputazione dell’impresa e sul fatturato. 

Organizzare una strategia di sicurezza informatica aziendale e prevedere un percorso di security awareness permetterebbe di contrastare i cyber criminali, prima ancora di effettuare investimenti in tecnologie sofisticate che proteggono le imprese da potenziali nuovi attacchi. 

L’obbligo dei corsi sulla sicurezza informatica in azienda 

L’obbligo formativo sulla sicurezza informatica per tutti i dipendenti che abbiano accesso a dispositivi contenenti dati sensibili è previsto dall’articolo 29 del GDPR, la Normativa Europea per la Protezione dei Dati Personali. Le imprese sono tenute a prevedere una formazione continua sulla cyber security, che non deve essere limitata a corsi occasionali e che deve rappresentare uno strumento essenziale per sviluppare una cultura consapevole riguardo alla sicurezza informatica.  

Il percorso deve essere costantemente aggiornato sulle nuove minacce e sulle relative nuove tecniche, con un potenziale seguito più partecipe se previste simulazioni di attacchi informatici quanto più simili alla realtà e test per mantenere vivo il coinvolgimento. Quando un lavoratore avrà imparato ad identificare i tentativi di phishing, anche ben architettati, a gestire correttamente le password e avrà appreso l’importanza dell’autenticazione multi-fattore, allora un’azienda sarà sulla strada giusta verso la sicurezza informatica. 

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Le sfide da affrontare nei percorsi di sicurezza informatica 

Un percorso pensato per migliorare la consapevolezza riguardo la cyber security potrebbe dover fronteggiare alcune sfide. Soltanto una maggiore consapevolezza e una formazione continua possono aiutare a costruire un ambiente digitale più sicuro e protetto dalle minacce informatiche. 

  • Gestione dei costi. La formazione comporta spese da sostenere, ma un percorso di security awareness assicura un rendimento positivo nel tempo e può essere decisivo per l’azienda, perciò è importante investire in una corretta strategia di risk management. 
  • Coinvolgimento degli utenti. Una sfida da dover affrontare quando si organizza un corso di sicurezza informatica è quella di mantenere alto il livello di attenzione ed evitare che tutti i tipi di device forniti vengano utilizzati in maniera superficiale, poiché dietro alle più semplici azioni quotidiane potrebbero celarsi grandi rischi. 
  • Resistenza al cambiamento. Una novità viene spesso percepita come negativa e non è facile adattarsi; dunque, nuove procedure di sicurezza potrebbero non essere utilizzate nella maniera adeguata, ma, per supportare a pieno i dipendenti in questa evoluzione, può essere d’aiuto introdurre le novità in maniera graduale, lavorando affinché la consapevolezza venga trasmessa anche dal management e dai responsabili dei team di lavoro. 

Outsourcing e cyber security: l’importanza della sicurezza informatica con i collaboratori esterni 

L’interconnessione tra ufficio HR e cybersecurity è più stretta di quanto si possa immaginare. Presidiare gli ambienti fisici e digitali in cui le persone lavorano e si muovono implica una comprensione e identificazione molto precisa dei rischi, delle misure per evitarli e delle procedure da seguire a fronte di eventuali interruzioni.  

Avvalersi di un HR Service Provider per l’outsourcing permette alle tue attività di gestione e amministrazione delle risorse umane, di essere svolte in totale sicurezza grazie ai processi implementati, all’esperienza e professionalità del nostro team che conosce e sa affrontare con grande competenza, i rischi legati alla sicurezza delle informazioni.   

Grazie alle nostre soluzioni che coprono completamente la sfera dell’HR Outsourcing, i nostri esperti garantiscono un supporto ottimale alla tua azienda, permettendoti così di dedicarti esclusivamente al tuo core business. 

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