Difficoltà nel reperire personale in ambito amministrazione delle risorse umane: vale la pena attivare il recruiting?  

La difficoltà di reperimento del personale è un tema molto attuale nel panorama lavorativo italiano e diverse aziende faticano a trovare figure professionali con competenze ed expertise di cui hanno bisogno.  

Secondo i dati raccolti dal Sistema Informativo Excelsior di Unioncamere, questa difficoltà ha riguardato il 40% delle assunzioni nel 2022, con un importante impatto economico in svariati settori imprenditoriali.  

Lo scorso anno si è stimata una perdita di valore aggiunto di 37,7 miliardi di euro, pari al 3,1% di quanto generato complessivamente dalle filiere dell’industria e dei servizi inserite nel campo d’osservazione dell’indagine Excelsior. 

reperimento personale
reperimento personale

Perché è difficile reperire personale? Gli scenari per le aziende 

Secondo Unioncamere, la causa principale delle difficoltà è la mancanza di candidati e la saturazione del mercato del lavoro: già nel 2017 sarebbe stato difficile completare il 10% delle assunzioni programmate a causa di una bassa offerta di lavoratori; nel 2021 questo valore ha raggiunto il 16% del totale. La seconda difficoltà riscontrata dalle imprese è l’inadeguatezza delle qualifiche dei candidati.  

Questa circostanza riguardava il 10% delle entrate programmate nel 2017 ed è cresciuta nel tempo attestandosi al 13% nel 2021. Il costo del mismatch rischia di aumentare nei prossimi anni in considerazione dei macro-trend che stanno già cambiando il mercato del lavoro: la transizione digitale e green e l’andamento demografico.  

Reperimento personale: due aspetti da tenere in considerazione   

Il trend demografico comporterà sia un aumento dei flussi pensionistici e quindi delle uscite dal mercato del lavoro, sia una riduzione del numero di persone in età lavorativa per l’invecchiamento della popolazione (secondo le previsioni Istat fino al 2030 la popolazione di 18-58enni diminuirà ad un tasso dell’1% annuo), aumentando lo shortage gap per mancanza di lavoratori che possano sostituire quelli in uscita.  

Proprio l’aspetto demografico rappresenterà nei prossimi anni il fattore critico più rilevante considerando che tra il 2023 e il 2027 l’intero mercato del lavoro italiano (privato e pubblico) avrà bisogno di circa 3,8 milioni di lavoratori, il 72% dei quali (2,7 milioni) dovranno sostituire occupati in uscita dal mercato del lavoro. Si stima che tra il 2023 e il 2027 il 34,3% del fabbisogno occupazionale riguarderà personale in possesso di una formazione terziaria (laurea o diploma ITS Academy), il 48,1% di profili in possesso di un diploma di tipo tecnico-professionale.

reperimento personale

E per le figure dedicate all’HR Administration? 

Anche il mondo dell’HR Administration sta risentendo di questo trend: essendo la gestione delle risorse umane sempre più determinante per il raggiungimento degli obiettivi di business, richiede delle competenze estremamente specifiche e altrettanto difficili da reperire. 

In proporzione, nel mercato del lavoro di oggi, le persone che svolgono una professione legata a questo ambito sono meno rispetto al numero di posizioni aperte. Inoltre, in quanto figure specialistiche, possiedono spesso una RAL molto alta, con cui è difficile competere con una controfferta. 

In questo panorama estremamente complicato, è bene tenere a mente un concetto fondamentale: se alcune figure non sono strettamente legate al core business, quindi a prodotti/servizi che generano direttamente profitto, esternalizzare tale ambito può risultare un’opzione strategica e vantaggiosa.  

A valle di queste riflessioni, appare chiaro che scegliere questo tipo di soluzione di business genera vantaggi importanti all’azienda, che nell’outsourcing può trovare una grande àncora di salvezza, per diversi motivi: 

  1. Si eviterà un problema legato al reperimento di figure ad oggi estremamente difficili da trovare e con remunerazione difficile da raggiungere; 
  1. Si potrà contare su una maggiore continuità delle attività, evitando passaggi di consegna dati dal turnover del personale; 
  1. Si ridurranno i tempi e i costi dati da inefficienze dovute all’inserimento di personale non idoneo o da vacancy dei membri del team.  
  1. Si convertirà un costo fisso in costo variabile, godendo di un incremento della flessibilità nel reagire a situazioni di cambiamento del business: in questi ultimi 3 anni abbiamo visto essere l’esigenza di tutte le aziende. 

Questi benefici rendono l’azienda che si avvale dell’outsourcing delle attività di HR Administration, lanciata verso l’ottimizzazione e sviluppo del business di riferimento, riconoscendo il pieno valore dell’ufficio HR, che deve concentrarsi sui propri talenti e sulla ricerca di nuovi direttamente legati al business, sempre più difficili da trovare. 

Quali sono i costi che devi sostenere per un ufficio dedicato alle attività di amministrazione del personale? 

Esternalizzare le attività di HR Administration, oltre ad evitare le difficoltà legate al recruiting di figure estremamente difficili da trovare, abbiamo visto che può garantire vantaggi economici e strutturali.  

Per comprenderli meglio, è bene considerare i costi, anche indiretti, che un’azienda è chiamata a sostenere se, diversamente, desidera affidarsi esclusivamente al proprio personale interno, tra cui:  

  • Il costo base del personale HR. La RAL dei dipendenti e tutta l’incidenza degli oneri contributivi, pensionistici, assicurativi, eventuali benefit e/o welfare.  
  • Il costo delle licenze dei software di HR Administration, come ad esempio i programmi per l’elaborazione delle buste paga, per la gestione dei turni, la gestione presenze e assenze e ferie.  
  • I costi necessari per la formazione del personale che deve utilizzare tali software, oltre ai costi aggiuntivi per la gestione, assistenza e manutenzione ordinaria e straordinaria.  
  • I costi previsti per l’aggiornamento costante del personale, riguardo i vari adempimenti normativi e per eventuali consulenti del lavoro di supporto.  
  • Il costo in termini di tempo ed efficienza dato dal turnover del personale HR, passaggi di consegna per vacancy, per mantenere un backup e gestire l’ingresso di nuovi addetti HR che subentrano.  
  • Non dimentichiamo, inoltre, la sicurezza dei dati aziendali e di quelli dei dipendenti attraverso un ufficio e un’infrastruttura dedicata, con gli annessi costi per la formazione dei dipendenti che se ne occupano e tutte le certificazioni in ambito information security (solo per citarne una la ISO/IEC 27001).  
  • Costo del management che gestisca le risorse e quanto appena riepilogato. 

Gi HR Services: l’HR Service Partner per le aziende in outsourcing 

Scegliendo un HR Service Partner come Gi HR Services ed esternalizzando le attività di amministrazione HR, la tua azienda potrà contare su competenze specialistiche estremamente difficili da trovare, conoscenze sempre aggiornate in materia giuslavoristica e di normativa del lavoro, nonché precisione nell’adempiere agli obblighi fiscali, tributari e previdenziali richiesti per legge.  

Gi HR Services è l’HR Service Provider di riferimento per le aziende che ricercano professionisti per l’outsourcing delle attività di amministrazione delle risorse umane, di cui siamo specialisti da oltre 20 anni. Offriamo un servizio sempre aggiornato su tutte le normative di riferimento, preciso, puntuale e professionale, in maniera fluida e coordinata con i nostri clienti, adattandoci ad ogni specifica esigenza.

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