Il tema della sicurezza sul lavoro è costantemente al centro dell’attenzione e deve rappresentare un focus per le imprese. Per quanto concerne le attività sui cantieri temporanei e mobili ci sono importanti novità introdotte dal Decreto Legge 19/24, in risposta alle numerose tragedie avvenute in Italia negli ultimi anni: gli incidenti mortali nei primi mesi di questo anno sono cresciuti del 19% rispetto al 2023, così come le malattie professionali sono il 36 % in più dell’anno precedente e il 75% in più rispetto allo stesso periodo del 2022. Sono stati previsti degli strumenti di controllo ed è stata inserita la patente a crediti per le aziende e i lavoratori autonomi che operano nel settore edile.
Il nuovo articolo 27 del Testo Unico (D. Lgs 81/2008) è stato rivisto in modo da semplificare la procedura amministrativa per il rilascio della patente attraverso l’autocertificazione e la legge di conversione ha ampliato la categoria dei soggetti obbligati ad esserne in possesso, esentando soltanto quelle realtà con una SOA (Società Organismo di Attestazione, ovvero quei soggetti privati autorizzati al rilascio dell’attestazione SOA, la certificazione necessaria per poter partecipare a gare d’appalto con importo a base d’asta superiore a 150.000 euro) in classifica pari o superiore alla terza.
Cos’è la patente a crediti e chi deve possederla
La patente a crediti è entrata in vigore il 1° ottobre 2024. Si tratta di un sistema atto a migliorare la sicurezza nei luoghi di lavoro e a fronteggiare la somministrazione illecita di manodopera, rafforzando l’impegno verso una maggiore sicurezza nelle attività edili.
Riguarda le imprese e i lavoratori autonomi che operano in cantieri temporanei o mobili, dove avvengono attività di costruzione, manutenzione, ristrutturazione, smantellamento, riparazione, risanamento, demolizione, trasformazione di opere fisse o temporanee. Negli obblighi rientrano anche lavori su strutture elettriche, opere stradali e ferroviarie, scavi, montaggio e smontaggio di elementi prefabbricati.
Cosa serve per ottenere la patente a crediti, chi la rilascia e come presentare domanda
La richiesta deve essere presentata tramite il portale dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro dal legale rappresentante dell’impresa, dal lavoratore autonomo o da un delegato. Unitamente si presentano delle autocertificazioni e, in caso di false dichiarazioni, si incorre in una sospensione.
La patente a crediti viene, poi, rilasciata in formato digitale, subordinatamente al possesso di alcuni requisiti, tra cui:
- Iscrizione alla Camera di Commercio, Industria, Artigianato, Agricoltura.
- Adempimenti degli obblighi formativi previsti dal Decreto stesso.
- Possesso del documento unico di regolarità contributiva in corso di validità.
- Possesso del documento di valutazione dei rischi.
- Possesso della certificazione di regolarità fiscale.
- Avvenuta designazione del responsabile del servizio di prevenzione e protezione, RSPP.
Come funziona la patente a crediti: punti a disposizione, decurtazioni e sospensione
I soggetti che richiedono la patente a crediti si vedranno riconoscere un numero massimo di 100 punti, suddivisi in questo modo:
- 30 crediti erogati a tutti al momento del rilascio.
- Massimo 30 crediti assegnati in base alla storicità dell’attività. Una parte verrà conferita automaticamente secondo la data di iscrizione al Registro delle Imprese.
- Massimo 40 crediti attribuiti a chi dimostra di avere effettuato specifici investimenti o attività di formazione in materia di SSL.
Inizialmente, si avranno a disposizione 30 crediti e i possessori di tale patente potranno operare in cantieri temporanei o mobili. Per esercitare servono almeno 15 punti e, in caso di violazione, sarà possibile subire delle decurtazioni come previsto dall’allegato I bis del Decreto stesso.
Ad esempio, 15 punti in caso di infortunio occorso ad un dipendente a seguito della violazione delle norme sulla prevenzione che comporta un’assoluta inabilità permanente al lavoro, 3 punti per omessa valutazione del rischio biologico, 3 punti per mancanza di protezioni verso il vuoto.
Violazioni che possono determinare la decurtazione dei crediti sono anche quelle relative all’impiego di lavoratori subordinati senza preventiva comunicazione dell’instaurazione del rapporto di lavoro da parte del datore di lavoro privato e i reati di omicidio colposo o lesioni colpose gravi.
Si può incorrere anche nella sospensione fino a un massimo di dodici mesi in caso di gravi infortuni imputabili al soggetto interessato o di falsi presentati in fase di domanda. È possibile trovare qui maggiori dettagli sul suo funzionamento.
Cosa succede se non si ha la patente a crediti
La mancanza della patente a crediti comporta una sanzione amministrativa pari al 10% del valore dei valori e non inferiore a 6.000 euro. Tutte le informazioni relative a imprese e lavoratori autonomi in possesso della documentazione prevista dalle norme in vigore sono consultabili in un’apposita sezione del portale nazionale del sommerso, unitamente a ogni informazione utile contenuta nel sistema informativo nazionale per la prevenzione nei luoghi di lavoro.
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