L’outsourcing nel settore automotive: vantaggi, sfide e il futuro dell’esternalizzazione

L’outsourcing, la pratica di esternalizzare processi aziendali, è diventato un elemento chiave per il successo delle imprese operanti nel settore automobilistico. Questa pratica, che prevede l’assegnazione di attività non considerate core business, ovvero non cruciali per soddisfare lo scopo principale e il vantaggio competitivo dell’azienda, permette di ottimizzare i costi, avvalersi di competenze specialistiche, migliorare l’efficienza e aumentare la flessibilità in un mercato in continua evoluzione.  

Qual è il futuro dell’outsourcing nel settore automotive? Quali sono i numeri di mercato e in quale ambito le varie realtà adottano maggiormente l’esternalizzazione? Un’analisi di Gi Group Holding si sofferma su alcuni aspetti, analizzando i numeri del mercato, valutando vantaggi e sfide, osservando i motivi che portano le aziende a esternalizzare e tracciando il futuro dell’outsourcing. 

Valutazione performance dipendente
Valutazione performance dipendente

Quali sono le opportunità e le sfide dell’outsourcing?

Alcuni leader del settore automotive hanno definito alcuni benefici garantiti dall’outsourcing, delineando anche una serie di sfide all’orizzonte. 

Tra questi, si possono annoverare il risparmio sui costi, l’accesso a competenze specifiche, una maggiore flessibilità, la vicinanza al mercato e la open innovation. 

Una delle challenge più sfidanti è invece la mancanza di conoscenze tecniche e innovative, che si può accompagnare a problemi di proprietà intellettuale e di comunicazione. L’outsourcing potrebbe anche avere un rischio di dipendenza dal fornitore, portando ad una progressiva perdita di conoscenza interna. 

Come le aziende del settore automotive possono affrontare la fuga di conoscenze? 

La conoscenza chiave riguardo a specifici componenti o sistemi è spesso nelle mani di un ristretto numero di persone. Quando queste figure professionali lasciano l’azienda oppure l’impresa interrompe i rapporti con un fornitore esterno, la casa automobilistica rischia di perdere una know-how fondamentale. Ma come si può affrontare questa casistica? 

  • Modello template. Sviluppare una serie di soluzioni ingegneristiche che possono essere utilizzate come “modelli” per i processi, il prodotto e i suoi derivati. 
  • Fenomeno della co-locazione. Creare team che lavorino insieme da una sede comune per lo sviluppo di progetti innovativi. 
  • Rotazione delle mansioni. Interscambio di ingegneri tra le diverse funzioni, in modo da condividere la conoscenza dell’architettura del prodotto. 

La strategia di produzione modulare è emersa in parte per mitigare il rischio di perdere le conoscenze fondamentali associate all’esternalizzazione di assemblaggi più grandi a un unico fornitore. Man mano che le case automobilistiche riconoscono l’importanza delle loro competenze di base e dove queste si trovino, devono ridefinire continuamente i moduli e la strategia di outsourcing per ogni componente. 

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Quali sono i processi che le aziende esternalizzano maggiormente? 

La produzione e la logistica occupano insieme il primo posto con il 33,2% a testa. Il marketing è la terza voce con il 29%, seguito dalle attività di testing (24%) e dalle attività con i sistemi IT (22%). Meno esternalizzate risultano il design (21,5%), l’accounting (17,9%), l’integrazione di sistema (16,6%). 

  1. Produzione 33,2% 
  1. Logistica 33,2% 
  1. Marketing 29% 
  1. Testing 24% 
  1. Internal IT systems 22% 
  1. Design 21,5% 
  1. Accounting 17,9% 
  1. System integration 16,6% 
  1. Prototyping 16,6% 
  1. Financing 14,8% 
  1. Altro 1,3% 

* Ogni intervistato poteva fornire una risposta con massimo tre processi. 

Come viene impiegato l’outsourcing nel settore automobilistico? 

Gli OEM (Original Equipment Manufacturer: produttori di apparecchiature originali) esternalizzano soprattutto produzione (35%), logistica (33%) e testing (29%). I fornitori di primo livello adottano l’outsourcing in particolare per produzione (34%) e logistica (31%), ma anche per il marketing (29%). 

La produzione resta al primo posto (38%) anche per i second level supplier, ma il marketing opera il sorpasso sulla logistica (34% contro 31%). I fornitori di terzo livello esternalizzano la logistica per il 54% dei casi, a seguire marketing (32%) e accounting (29%) mentre la produzione non occupa i primi tre posti. 

Perché le aziende automotive si affidano a realtà esterne? 

Le imprese del settore automobilistico affidano soprattutto produzione e logistica al di fuori della propria realtà perché i costi possono risultare troppo elevati se questi processi venissero svolti internamente. L’integrazione dei sistemi è esternalizzata per puntare su una maggiore qualità. L’outsourcing può infatti portare a un’implementazione più rapida, assicurando spese inferiori e anche una migliore resa, frutto della capacità dei fornitori nel garantire un supporto efficiente e ottimizzato. 

I motivi per esternalizzare la produzione sono soprattutto legati ai costi (48%), all’implementazione (37%), alla mancanza di manodopera (37%) e alla qualità (28%). Si punta sull’outsourcing per quanto riguarda la logistica soprattutto per ragioni di spesa (50%) e di implementazione (34%), mentre per il marketing le motivazioni sono più omogenee (31% per costi, 35% per qualità, 38% per implementazione, 33% per mancanza di forza lavoro). Alla base della scelta dell’outsourcing c’è la spending review anche per quanto riguarda il testing (43%), i sistemi IT (43%), il design (42%), l’integrazione dei sistemi (43%), il prototyping (37%) e il financing (31%). 

Le previsioni di crescita dell’outsourcing dei servizi di ingegneria 

Negli ultimi anni il settore automotive ha subito un crollo. A seguito della pandemia, nel 2020 le vendite e i volumi di produzione delle auto sono calati. Solo ora il settore sta ricominciando a crescere, anche se a un ritmo relativamente lento.  

Nel frattempo, il mercato dei servizi di ingegneria automobilistica ha registrato una crescita costante dal 2018, ma ha toccato un plateau durante l’emergenza sanitaria. Gli esperti prevedono che l’outsourcing ingegneristico crescerà fino a 208 miliardi di dollari nel 2030, rispetto agli 84,8 del 2022. 

Qual è il futuro dell’outsourcing nell’industria automotive?  

Luis Del Olmo Casalderrey, Chief Practice Officer-Outsourcing di Gi BPO Global, ha tracciato il futuro dell’esternalizzazione in questo settore. La produzione di automobili è un’attività volatile e competitiva che da tempo si affida alle partnership per aggiungere flessibilità, ridurre i costi, distribuire i rischi e creare solidità nella catena di fornitura. La necessità di proteggere il know-how e la spinta a una maggiore efficienza sono fattori che possono spingere le case automobilistiche in direzioni opposte quando prendono in considerazione un supporto esterno.  

Ora che l’industria si trova ad affrontare un’incertezza senza precedenti sulla diffusione dei veicoli elettrici e sul futuro della mobilità, si assiste a un cambiamento nelle attività affidate a terzi. Tuttavia, man mano che i marchi automobilistici capiscono quali tecnologie li avvantaggiano, potrebbero cercare di internalizzare alcune attività di R&S fondamentali.  

La necessità di flessibilità e di efficienza nei processi industriali e di supporto non diminuirà dopo che le case automobilistiche, i governi e i consumatori si saranno abituati all’elettrico e ai veicoli a guida autonoma. Durante la fase di transizione, l’outsourcing fornirà la flessibilità della forza lavoro e la prevedibilità dei costi variabili, oltre all’ingegneria di processo per le nuove fabbriche, i magazzini e le linee di assemblaggio. 

I servizi di Gi HR Services 

Per decenni, il settore Automotive è stato visto come un settore conservatore: guidato dalle nuove sfide logistiche, dalle mutevoli preferenze dei consumatori e dalle tecnologie emergenti, non ha avuto altra scelta se non quella di adattarsi. Oggi, però, ha il potere di favorire il cambiamento, promuovere la sostenibilità e modernizzare le proprie Politiche, avvalendosi anche di Partnership strategiche, in grado di accompagnare le aziende del settore in una progressiva innovazione e trasformazione digitale, a partire dai propri processi e modelli di lavoro. 

Gi HR Services è l’HR Service Provider di riferimento per le organizzazioni del settore automobilistico che ricercano soluzioni personalizzate e servizi avanzati di amministrazione e gestione dei propri processi HR, in grado di migliorare la propria produttività, efficienza, flessibilità e competitività. Esaminiamo, ridisegniamo, pianifichiamo, gestiamo e coordiniamo i modelli operativi nell’ambito delle Risorse Umane dei nostri clienti, investendo e integrando le migliori pratiche e metodologie, per aiutarli a generare valore. 

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