Il Piano Transizione 5.0 è stato istituito dal Governo tramite l’articolo 38 del Decreto Legge 2 marzo 2024, n. 19 e consiste in un incentivo rivolto alle aziende con l’obiettivo di favorire la sostenibilità, la digitalizzazione e l’efficienza energetica. Con questa misura del PNRR nel biennio 2024-2025 verranno messi a disposizione 12,7 miliardi di euro, rispondendo così alle sfide poste dalle transizioni in atto a livello globale.
Nello specifico è stato introdotto un credito d’imposta rivolto a quelle organizzazioni che, tra il 1° gennaio 2024 e il 31 dicembre 2025, investono in progetti di innovazione che comportano una riduzione dei consumi energetici della struttura produttiva non inferiore al 3% o, in alternativa, dei processi interessati dall’investimento non inferiore al 5%.


Come cambia il Piano Transizione 5.0 con l’ultima Legge di Bilancio
La legge 30 dicembre 2024, n. 207 (nota come Legge di Bilancio 2025) ha introdotto alcune novità per quanto riguarda il Piano Transizione 5.0, ampliando l’ambito di applicazione e semplificando le procedure per accedere al beneficio. L’agevolazione potrà essere cumulata con il credito d’imposta ZES e con altre possibili misure di sostegno, anche quelle finanziate da fondi europei, a condizione che non vengano coperte le medesime quote di costo dei singoli investimenti del progetto di innovazione.
Gli scaglioni di investimento sono stati modificati: le prime due fasce sono state unificate e ora comprendono gli investimenti fino a 10 milioni di euro, con l’applicazione di aliquote del 35%, 40% e 45% precedentemente previste per la sola prima fascia. Novità anche per quanto concerne gli impianti fotovoltaici, con la ridefinizione dello schema delle maggiorazioni. I cambiamenti sul fronte delle semplificazioni procedurali sono invece due:
- Esenzione del calcolo del risparmio energetico conseguito per la sostituzione di macchinari che hanno terminato da più di due anni il periodo di ammortamento. In questo caso vengono applicati i parametri previsti per il primo scaglione di riduzione dei consumi energetici.
- Riconoscimento automatico dell’efficientamento energetico per i beni 4.0 acquistati tramite contratto EPC (Energy Performance Contract) con una ESCo, con l’applicazione dei parametri previsti per il primo scaglione di riduzione dei consumi energetici.
A cosa si applica il Piano Transizione 5.0? Attenzione ai software
Gli investimenti all’interno del progetto di innovazione sono agevolabili solo se i beni acquistati sono nuovi e interconnessi al sistema aziendale di gestione della produzione o alla rete di fornitura, assicurando una riduzione dei consumi energetici come previsto dal Piano Transizione 5.0. Sono diverse le tecnologie che possono essere acquisite con il credito di imposta:
- Software, sistemi, piattaforme o applicazioni per efficienza energetica che garantiscono il monitoraggio continuo e la visualizzazione dei consumi energetici e dell’energia autoprodotta.
- Software e sistemi che permettono di monitorare l’energia autoprodotta e autoconsumata, o che introducono meccanismi di efficienza energetica (strumento di energy monitoring e utility analytics).
- Software relativi alla gestione d’impresa, ma acquistati unitamente a sistemi di energy saving. Nello specifico sono soluzioni rivolte alla gestione della produzione, della logistica, del magazzino, e degli automezzi.

Software ERP e Piano Transizione 5.0
Il Piano Transizione 5.0 incentiva l’adozione di servizi cloud, permettendo così alle aziende di ridurre i costi legati all’infrastruttura IT e di essere proattive in termini di efficientamento energetico. Anche le soluzioni ERP (Enterprise Resource Planning) possono essere acquistate con il credito di imposta, integrandosi con software di efficienza energetica.
Questi strumenti consentono di controllare le varie attività in tempo reale, favorendo la gestione di tutte le risorse e migliorandone l’utilizzo. Possono ottimizzare il controllo degli articoli e del magazzino oppure lavorare insieme a strumenti di CRM e di business intelligence, in modo da massimizzare i processi di vendita e adattarsi alle specifiche necessità dei clienti.
Il piano transizione 5.0 è perfettamente connesso anche all’outsourcing avanzato. Le piattaforme gestionali ERP, che contribuiscono alla gestione integrata di processi e risorse di un’organizzazione, infatti, risultano funzionali alla costruzione di appositi indicatori di performance, aumentando l’efficienza e la capacità produttiva di un’impresa.
Come accedere al credito d’imposta del Piano Transizione 5.0
Le imprese sono tenute a inviare una comunicazione preventiva, includendo la certificazione “ex ante” che attesta la riduzione dei consumi energetici conseguibile mediante gli investimenti progettati, attraverso la Piattaforma Informazione Transizione 5.0 accessibile tramite SPID dall’Area Clienti del sito istituzionale del GSE.
Entro 30 giorni dalla conferma del credito prenotato (ricevuta di conferma) l’impresa trasmette una comunicazione relativa all’esecuzione degli ordini accettati dal venditore con pagamento a titolo di acconto. Una volta completato il progetto di innovazione l’azienda invia una comunicazione di completamento, corredata dalla certificazione “ex post”, che comprova l’effettiva realizzazione degli investimenti in conformità a quanto riportato nell’ex ante.
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